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Che cosa stimola il cioccolato?

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Che cosa stimola il cioccolato nell’organismo?

Il cioccolato non è solo quella delizia che appaga il palato, ma è anche un super food che apporta, secondo evidenze e studi clinici, benefici alla salute del nostro organismo: proprietà antiossidanti, riduzione dello stress, miglioramento dell’umore, stimolazione dell’attività cerebrale, sensazione di piacere, che vengono attivate da sostanze o molecole agenti presenti naturalmente nel cacao.
Il livello di questi effetti positivi dipende dalla tipologia di cioccolato e da quanto ne assumiamo nella vita di tutti i giorni.
Nei paragrafi successivi entreremo nel dettaglio per un approfondimento sulle caratteristiche delle principali proprietà del cioccolato.

Le proprietà dei polifenoli

I semi di cacao contengono polifenoli che sono composti presenti in molte piante (frutta, fiori) e, nel cacao, sono i flavonoidi. Tra i flavonoidi ci sono gli antociani e i flavonoli.
Gli antociani sono responsabili del colore del cacao e, come i flavonoli, contrastano i radicali liberi.
I radicali liberi sono molecole di scarto, prodotte dal nostro corpo durante attività fisica estrema, stress, consumo eccessivo di alcol, fumo.
In quantità elevata provocano l’ossidazione delle cellule e tessuti del corpo, imboccando la via dell’invecchiamento.
I polifenoli aiutano a proteggerci dagli effetti di queste molecole nell’organismo.

Nell’ambito del cacao e del cioccolato, le fave di cacao contengono circa il 5% di polifenoli e il cioccolato fondente lo 0,8%.
Segue poi il cioccolato al latte con lo 0,5%.
Il consumo di cioccolato fondente ha dunque il maggior potere antiossidante. Secondo recenti studi 40 gr di cioccolato fondente favorirebbero lo sviluppo di altre proprietà dei flavonoidi: l’abbassamento della pressione arteriosa, prevenzione dell’aterosclerosi, l’aumento della concentrazione di colesterolo “buono” HDL che rimuove il colesterolo “cattivo” (LDL) in eccesso.

I flavonoidi sono tutt’ora oggetto di interesse per studi e ricerche scientifiche grazie ai loro molteplici ruoli che svolgono per la salute umana.

L’effetto stimolante della teobromina

Il cioccolato contiene le metilxantine, molecole che si trovano nelle piante stimolanti come il caffè, il tè, le noci di cola.
Appartengono a questo gruppo la caffeina e la teobromina che sono sostanze “risveglianti”.
Nel cacao la caffeina è presente in quantità irrisoria (solo lo 0,6%), aumenta la vigilanza e ritarda l’insorgere dell’affaticamento.
La quantità di teobromina invece è più alta (1,4%) e ha effetti eccitanti nel nostro organismo.

Nel cioccolato la teobromina contribuisce a migliorare l’attività del sistema nervoso centrale, incrementa il lavoro dei muscoli, dilata i vasi sanguigni permettendo maggior flusso sanguigno in diversi distretti organici, tra cui i reni. Nel circolo renale può favorire la diuresi.

L’effetto stimolante della teobromina è inferiore rispetto alla caffeina di circa dieci volte, ma è importante non assumerne in quantità elevate che possono arrecare conseguenze simili al consumo eccessivo della caffeina stessa, come ansia, disturbo del normale riposo, irrequietezza.
Il cioccolato fondente contiene quantità maggiori di teobromina, a differenza di quello al latte che si aggiudica il secondo posto e del cioccolato bianco in cui è scarsamente presente.

Le molecole del piacere e dell’umore: endorfine, feniletilamina, serotonina

Non ci sono prove certe che il cioccolato possa classificarsi come “afrodisiaco”, ma sappiamo quanto il morso di un quadratino di fondente riesca a trasmetterci sensazioni di piacere, confort e di puro godimento. Contribuiscono a questi effetti le endorfine, molecole del “piacere”, meglio dette neurotrasmettitori, che vengono secrete dal nostro cervello in uno stato di benessere e leggerezza mentale, proprio come quello di degustare del cioccolato in relax.
Neurotrasmettitori vicini alle endorfine sono la feniletilamina e la serotonina.

La feniletilamina è un ormone rilasciato dal nostro corpo con l’aumento di uno sforzo fisico o in una situazione di divertimento, procurando quindi uno stato di euforia.
Non è un caso che nella fase dell’innamoramento di coppia il cervello rilasci una maggiore quantità di feniletilamina; in questo periodo d’amore i due partner esprimono un umore allegro e un’emozione di passione.
L’ormone aumenta il battito cardiaco e procura nella persona piacere, eccitazione, desiderio come sintomi dell’essere innamorati.
Nel cioccolato la feniletilamina si trova in pochi milligrammi su 100 gr di cioccolato.

La serotonina è anch’essa un neurotrasmettitore prodotto dal cervello ed è sintetizzata dal triptofano, un amminoacido che assumiamo normalmente tramite l’alimentazione.
Lo scopo principale della serotonina è quello di favorire il buon umore e a livelli normali di questo ormone ci sentiamo calmi e concentrati.
Al contrario, una quantità insufficiente di triptofano provoca una diminuzione di produzione di serotonina, procurando effetti contrari (disturbi dell’umore, del sonno, peggioramento della memoria e stati d’ansia).
Il cioccolato è definito il cosiddetto alimento che “ci fa stare bene”, perché stimola la serotonina rendendoci positivi.

Se siamo in salute pochi grammi di cioccolato non sono dannosi ma, anzi, rafforzano lo spirito e il nostro benessere fisico.

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