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Il cioccolato fa ingrassare?

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C’è una domanda che ci perseguita: il cioccolato fa ingrassare? Se pensiamo alla tavoletta di cioccolato, questa contiene molti macronutrienti e micronutrienti.
Tra i macronutrienti parliamo principalmente in questo paragrafo di grassi o lipidi alimentari contenuti nel cioccolato.
Il cioccolato destinato alla vendita, sempre inteso sotto forma di tavoletta, quindi il prodotto finito è un alimento principalmente grasso in quanto il contenuto dei lipidi varia spesso dai 30 ai 40 gr in una tavoletta da 100 gr. Il contenuto dei lipidi è favorito anche dalla presenza di burro di cacao come ingrediente del cioccolato.

Il burro di cacao si estrae dalla fava di cacao mediante una fase di pressatura della massa di cacao e se lo analizziamo vediamo che è formato da tre acidi grassi: acido oleico, acido stearico e acido palmitico.
L’acido oleico (35- 38%) fa parte degli acidi grassi insaturi ed è quello che troviamo anche nell’olio d’oliva, quindi considerato l’acido grasso che “fa bene”.
L’ acido stearico e l’acido palmitico (presenti in minor quantità) = fa parte degli acidi grassi saturi che sono contenuti anche normalmente in pasticceria, nel grasso della carne e anche negli alimenti industriali. Se consumati veramente in eccesso possono danneggiare alla salute.

E il cioccolato come si comporta con il colesterolo?
Prima di rispondere a questo quesito, parliamo innanzitutto dell’azione benefica di molecole naturali presenti anche in molti altri alimenti, i flavonoidi.

Introduzione dei flavonoidi

L’essere umano respira, introducendo ossigeno necessario per la sua sopravvivenza, ma che comporta allo stesso tempo la formazione di un gran numero di molecole, dette radicali liberi.
I radicali liberi per la loro conformazione e disposizione “instabile “degli elettroni nel proprio nucleo, sono altamente reattivi e quindi colpiscono le cellule dell’organismo, provocandogli danni e d effetti negativi.
In particolare, i radicali danneggiano le membrane della cellula, si introducono nel loro nucleo, attaccando il patrimonio genetico. Questo insieme di fenomeni definita “ossidazione” provoca quindi l’invecchiamento cellulare.

Il cioccolato ha un alto potere antiossidante (superiore rispetto al tè nero, al tè verde e al vino). Contiene due principali composti naturali che riescono a “combattere” i radicali liberi, prevenendo il danno del DNA e l’integrità del nucleo delle cellule dei nostri tessuti.
Stiamo parlando proprio dei flavonoidi, polifenoli organici, che sono presenti anche nei cibi della nostra alimentazione comune (come frutta, vino, tè), ma quelli contenuti nel cioccolato vengono smaltiti più lentamente dal nostro organismo e per questo hanno un’azione più efficace.

Il flavonoidi combattono il colesterolo “cattivo” o LDL.

Il sangue trasporta il composto del colesterolo nei vasi sanguigni, viene destinato al fegato dove viene immagazzinato e utilizzato per la digestione; questo è definito colesterolo “buono” o HDL.
La produzione di alcune enzimi, definite “ossidasi” formano i ROS (radicali liberi dell’ossigeno) e provocano la formazione del colesterolo “cattivo”, quel colesterolo che viene ossidato e degradato dai radicali, si infiltra nei tessuti delle arterie del cuore sotto forma di placche, causando un’ostruzione al livello dei vasi sanguigni  e quindi una diminuzione anche dell’ossigenazione del cuore e conseguentemente degli altri organi.

L’azione antiossidante dei flavonoidi è inversamente proporzionale al contenuto di zuccheri, pertanto è consigliabile una buona tavoletta di cioccolato puro fondente con meno contenuti di glucidi rispetto a merendine o praline ripiene.
Allo stesso modo, succede per i trigliceridi, grassi delle cellule adipose, che tendono ad ossidarsi facilmente e quindi essere liberi di danneggiare il sistema arterioso.
I flavonodi sono in grado di inibire la concentrazione di colesterolo “cattivo” nel sangue, limitandone i danni, e favoriscono invece la produzione di colesterolo buono, ovvero HDL. Così anche per i trigliceridi, l’azione dei flavonoidi limita la nocività di questi lipidi.

Non dimentichiamo che i flavonoidi hanno un’azione antiossidante negli sportivi a livello agonistico.
Lo stress da esercizio fisico intenso provoca la formazione dei ROS (radicali liberi dell’ossigeno), per questo motivo il contenuto dei flavonoidi nel cacao è utile per gli atleti in fase di preparazione dell’esercizio, perché permette di diminuire la formazione dei radicali contrastando i danni che possono provocare.
Quindi un buon cioccolato fondente costituisce substrato energetico importante per lo sportivo.

Quindi fa bene assumere cioccolato?

Se ci riferiamo sempre ad una tavoletta di cioccolato, questa per la presenza non solo di acidi grassi ma anche per la presenza di glucidi è considerato un alimento molto calorico, con un range che va dai 500 ai 555 Kcal. Quindi è consigliabile gustarlo a piccole dosi. E’ importante assumere un buon cioccolato in purezza, che sia fondente, latte o bianco, senza ingredienti aggiunti, come aromi artificiali, ripieni, che derivi da un buon cacao e da una lavorazione ottimale, che non nasconda difetti di muffa della fava di cacao, cenni di sovra tostatura e bruciature. Solo in questo modo la nostra tavoletta di cioccolato manifesterà le sue proprietà benefiche nel nostro organismo. Il cacao ne contiene veramente tante…rimanete aggiornati per scoprirle!

1 commento

  • Illustrazione molto interessante, trattata in maniera esauriente e chiara

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